Tensioni al governo, nascono quattro maggioranze provvisorie con il sostegno del Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Le tensioni al governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle chiamano in causa le opposizioni per garantire la stabilità dell’esecutivo. E così potrebbero nascere quattro maggioranze provvisorie per arrivare all’approvazione di altrettanti programmi.
Tav, si parte solo con il voto del Pd
Il caso più noto è quello legato alla mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle sul Tav. La Lega per il via libera ha bisogno dell’appoggio del Partito democratico, che si trova di fronte all’ardua scelta: dare il suo apporto per l’approvazione della realizzazione dell’opera o mandare il crisi il governo gialloverde.
Decreto Sicurezza Bis, la Lega blinda il voto e guarda a Forza Italia
Il secondo voto scottante è quello sul decreto Sicurezza Bis. Dalle parti della Lega si teme un tradimento dei Cinque Stelle o comunque che possa spuntare qualche tiratore franco. In questo caso in sostegno del partito di Matteo Salvini arrivano i voti di Fratelli d’Italia della Meloni e di Forza Italia di Silvio Berlusconi. Con i riflettori puntati sul Pd che potrebbe sostenere la ribellione pentastellata.
Riforma della Giustizia, asse Lega-FI
Sulla riforma della Giustizia la maggioranza è spaccata. Anche in questo caso a far valere le ragioni della Lega potrebbe essere il partito di Silvio Berlusconi.
Autonomia, Forza Italia con la Lega, Fratelli d’Italia contro. Tensioni al governo
Il quarto dossier che potrebbe richiedere una maggioranza alternativa è quello sull’Autonomia. Anche in questo caso le forze al governo sono distanti e con pochi punti di contatto. I pentastellati potrebbero non votare il provvedimento e l’approvazione sarebbe ancora una volta nelle mani di Forza Italia, questa volta senza Fratelli d’Italia.